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Da Fidel Reinoso un messaggio di speranza: “Finita l’emergenza, vi aspettiamo tutti al campo da baseball”

Dell’attuale situazione sportiva in casa dell’Itas Baseball Softball Club Rovigo ne parliamo con l’allenatore storico dei rossoblu.

Fidel Gutierrez Reinoso, non avresti mai immaginato di arrivare il 6 marzo in Italia e da lì a poco cominciare un’esperienza che forse mai avresti pensato di trascorrere.

“In effetti non mi sto ancora rendendo bene conto di quello che sta accadendo. Avevamo un piano di attività per marzo veramente intenso, tutte le squadre si stavano allenando bene in palestra pronti per i 12 campionati a cui abbiamo aderito, la società ha pianificato ancora più iniziative nel corso dell’anno ed improvvisamente siamo tutti fermi. Spero solo passi presto”.

Come ci si prepara alla ripresa delle attività e come vi siete organizzati al riguardo?

“Per tutte le squadre abbiamo creato un tutorial video con gli esercizi adattati da fare a casa senza spaccare porte e finestre – afferma sorridendo Reinoso -. In più il nostro preparatore atletico ha sviluppato delle schede personalizzate per gli atleti. Con il gruppo allenatori abbiamo contatti quasi quotidiani per stare vicino ai ragazzi e alle ragazze e alle loro famiglie. Li sollecitiamo continuamente ovviamente usando la tecnologia. E’ una cosa importante per noi restare uniti. Ogni atleta dal più piccolo al più grande è una grande risorsa per noi e non poterli vedere è la cosa che ci fa soffrire di più”.

Numerose sono le iniziative che state facendo proprio per aumentare lo spirito di gruppo e di appartenenza alla società.

“Si sono davvero tante. Ho visto alcuni video creati dalle atlete del settore giovanile del softball per gli auguri ai papà, fino a foto, piccole clip di esercizi in casa. Insomma tutti si stanno adeguando. E’ chiaro che arrivare a tutti è complicato perché ogni giovane sta vivendo il momento a suo modo e in contesti diversi. Paradossalmente abbiamo anche qualche giovane ragazzo che ci ha contatto per iscriversi alla ripresa. Insomma facciamo tendenza anche senza fare niente”.

Sul fronte agonistico quali sono le prospettive?

“Siamo tutti in attesa di conoscere quale sarà l’evoluzione generale del problema in Italia. Noi abbiamo la fortuna di fare campionati che iniziano in primavera e si fermano ad ottobre. Non è escluso che, se la regular season partirà a maggio, si finisca a settembre o ottobre. Il baseball e softball hanno un vantaggio da questo punto di vista”.

Tu sei sempre stato un grande catalizzatore per i giovani. Che messaggio vuoi dare a chi sta leggendo?

“Che è il momento giusto per pensare ad un’attività all’aperto appena finita l’emergenza. Abbiamo un campo accogliente nel quartiere Tassina, sicuro e ricco di attrezzature e ambienti adatti alle famiglie. Abbiamo uno staff pronto a seguirli. Accogliamo ragazzi e ragazze fin dai 4 anni e mi aspetto che dopo la ‘clausura’ le famiglie decidano di sceglierci per la loro estate”.

Preoccupato per la situazione internazionale che potrebbe coinvolgere anche Cuba?

“E’ normale che si abbia sempre un occhio rivolto a casa. In Italia il fenomeno si è esteso e non poco e spero proprio che a Cuba non succeda un disastro. Abbiamo più caldo e forse il virus farà più fatica ad attecchire, ma chi lo sa”.

Si parla anche di fare la conta delle società che potranno fare il campionato e di misure che possano garantire anche un risparmio sui costi ingenti che ha un torneo di baseball e softball.
“In effetti speriamo che tutti possano resistere a questa emergenza. La nostra società per fortuna è strutturata e sta continuamente pianificando scenari con più situazioni che si possano creare. Noi siamo tra le poche società in Italia che hanno due tornei nazionali come la A2 di softball e la B di baseball. Non sarà semplice ma ci adegueremo a quello che sarà il meglio per tutti. Finora l’impatto negativo più grande è che i gruppi stranieri non verranno in Italia in estate. L’incertezza è troppa e non se la sentono di rischiare”.

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