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Nick Brusaferro

Ni“Non aver paura di piangere. Ti libererà la mente dai pensieri dolorosi”.
Vincere o perdere non è importante: l’importante è come giochi. Il problema, soprattutto per un giovane atleta, è saper riconoscere che si può giocare male e vincere, e giocare bene e perdere. Ma perdere e pensare di aver giocato male è una tragedia per qualsiasi giocatore.Nick Brusaferro

Questo è ciò che successe una calda serata d’estate a Padova, alla fine di una partita di Serie C in cui un ragazzo in particolare si è trovato sopraffatto dalle emozioni che il gioco del baseball scatena nei veri appassionati. Sconfitta nel risultato, e la sensazione di aver fatto tanti errori che sono costati la partita alla propria squadra. Amarezza per il pensiero di aver deluso compagni ed allenatori, rabbia e frustrazione per l’apparente mancanza di miglioramenti nonostante l’impegno costante. Tutto questo ha portato Nicolò Brusaferro, detto Nick Brusa, a non riuscire a trattenere le lacrime alla fine di quella partita. Tuttavia, sono proprio quelle emozioni e quelle aspettative verso se stesso che l’hanno spinto a sentirsi responsabile della sconfitta nonostante la realtà dei fatti ha sempre dimostrato come Nick sia uno di quei giocatori che hanno la motivazione giusta per giocare sempre bene e abbracciare i propri errori come segnali di immenso potenziale di miglioramento.

Nick Brusaferro

L’interesse per il baseball si manifesta per Brusa alla tenera età di 4 anni, dopo aver osservato il fratello Federico allenarsi e giocare qualche partita. Ecco quindi che entra a far parte della squadra di minibaseball, dove conoscerà tanti altri bambini della sua età con cui costruirà un rapporto di amicizia che dura tutt’oggi nelle squadre di under 18 e Serie C. Adrenalina e responsabilità sono le parole che meglio descrivono un ragazzo che ad ogni occasione è sempre presente per allenarsi con lo scopo di migliorare sempre di più per poter arrivare un giorno a giocare ad alto livello, ma anche la serenità e il divertimento tipici dell’adolescenza che si manifesta negli eventi ricreativi molto spesso organizzati al campo da baseball e softball di Rovigo. Non mancano infatti cene di squadra e momenti di svago in cui i giovani possono stare insieme in un ambiente sano e confortevole che spinge Nick a mostrare l’amicizia e l’affetto che lo legano ai suoi compagni ed agli allenatori.

Vincere o perdere nel risultato non è importante: l’importante è avere la voglia e la passione di continuare a giocare e sforzarsi di mettere in pratica tutte le piccole cose che garantiscono la sicurezza di poter sempre affermare di aver giocato bene. Alla fine, la forma è temporanea…ma la classe è permanente. E andiamo Nick! Con il cuore!

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